martedì 5 novembre 2013

I coniglietti Ottobrini!

In Cascina sono nati i coniglietti! Eccovi una foto della "cucciolata" morbidosa!

Ma come si riproducono i conigli?

La coniglietta raggiunge la maturità sessuale attorno al 4/6 mese di età e può avere dalle 4 alle 8 cucciolate l’anno con una gravidanza che dura mediamente 30-35 gg.
I conigli non hanno un vero e proprio "periodo di calore" infatti sono recettivi durante tutto l’anno nei climi miti altrimenti va da Febbraio a Settembre.
Il coniglietto maschio raggiunge la maturità sessuale intorno al 6/7 mese di vita.



CORTEGGIAMENTO E ACCOPPIAMENTO 
E’ meglio lasciare i nostri coniglietti liberi di corteggiarsi  in modo che l’accoppiamento avvenga nel modo più naturale possibile. Se questo non è possibile allora bisogna mettere la femmina nella gabbietta del maschio mai viceversa e dopo l’accoppiamento bisogna rimettere la femmina nella sua gabbia lontana dagli altri conigli e dal maschio per lasciarla tranquilla.Sul primo momento il maschio saltellerà attorno alla femmina la quale da prima potrà risultare riluttante ma poi assumerà la classica posizione allungata con le orecchie basse. L’accoppiamento in sé dura 15 secondi dopodiché il maschio emetterà un breve brontolio e si accoccolerà accanto alla compagna.
L’ovulazione è indotta dall’accoppiamento ma può capitare che il rapporto non sia fecondo e si può verificare una falsa gravidanza (pseudogravidanza). I segni più sicuri di una vera gravidanza sono l’ingrossamento del ventre, il turgore dei capezzoli e un cambiamento temporaneo del carattere, a volte le conigliette docili diventano aggressive e viceversa ma è del tutto naturale.

LA GRAVIDANZA 
Come abbiamo detto dura circa 30/35 gg. A volte il carattere della nostra coniglietta può cambiare ma è una cosa temporanea. Dopo 15 gg dall’accoppiamento la nostra coniglietta comincerà a preparare il nido che le avevamo messo a disposizione tempo prima. Le metteremo a disposizione fieno e paglia che la femmina userà per imbottire il nido insieme al pelo che si toglierà dal ventre per liberare i capezzoli, questo è un fenomeno di molta importanza per la sopravvivenza dei cuccioli infatti i feromoni presenti nel pelo attirano la madre nel nido e spingendola a fornire le cure di cui hanno bisogno.
Durante la gestazione è bene non prendere in braccio la coniglietta me se è necessario prenderla per la collottola.
IL PARTO E I PRIMI GIORNI DI VITA 
Il parto avviene normalmente senza problemi con la rapida nascita di 3-4 cuccioli ciechi, nudi e completamente sordi. E’ la femmina che si occupa di tutto, di lavarli, di asciugarli e di eliminare la placenta e il cordone ombelicale, dopo circa 12 ore dal parto la coniglietta torna fertile. A parto avvenuto, dopo esserci lavati accuratamente le mani con un sapone non profumato e dopo aver attirato fuori dal nido la madre, osserviamo i cuccioli controllando che tutto sia a posto. Dobbiamo inoltre eliminare i cuccioli morti per cause naturali o per inesperienza della madre nel tagliare il cordone ombelicale. Spesso nella prima cucciolata è normale la morte di alcuni cuccioli.
La coniglia non resta nel nido con i piccoli e allatta solo una o due volte al giorno per questo motivo è bene che la dieta della coniglietta sia ricca di elementi nutritivi, questo è un comportamento normale e non è da interpretare come scarsa attenzione per i neonati.
Dopo alcuni giorni dal parto è bene controllare lo sviluppo dei nati che ci devono apparire di un bel colorito rosa con la pelle liscia e la pancina rotonda (cioè piena) e devono apparire vivaci.
A 10 gg dalla nascita i coniglietti aprono gli occhi.

sabato 2 novembre 2013

Autunno.. tempo di Crauti!

In autunno in cascina è abitubine, dopo aver acceso il putagè (la stufa a legna), mettere su una bella pentola ben piena di cavolo cappuccio fatto a striscioliniìe.. che cuocendo lentamente si stufa e diventa un contorno leggero e delicato.

Un'altra ricetta apprezzatissima è rappresentata dai Crauti..ecco come noi amiamo cucinarli

Per 6 persone
  • 500 gr di cavolo cappuccio verde
  • 100 gr di cipolle tagliate fini
  • 100 gr di pancetta tagliata a piccoli cubetti
  • 3 cucch. di aceto bianco
  • 3 bacche di ginepro
  • 2 foglie di alloro
  • 5 grani di pepe
  • sale    
Procedimento 1: Togliete le foglie più esterne e danneggiate, tagliatele a striscioline e immergetele in acqua fredda per ½ ora circa, scolate bene. Ponete una pentola capace sul fuoco con l’olio, la pancetta e le cipolle, facendo soffriggere piano. Appena il tutto è biondo aggiungere le striscioline di cappuccio e mescolare bene, salare e versare 3 cucch. di aceto bianco. Incoperchiare e ogni tanto verificate se non ci sia bisogno di un po’ d’acqua per tirare a cottura. Servire subito.

Procedimento 2: Mettete le striscioline di cappuccio mondate e ammollate in acqua come precedentemente descritto, nella pentola con le spezie ed il sale, portando a cottura. A parte in una padella fate stufare le cipolle con 50 gr di burro, quindi aggiungere la pancetta e farla diventare croccante senza però bruciare le cipolle. Aggiungete un cucchiaio di farina bianca e aggiungete questo condimento ai crauti già cotti e proseguire la cottura per 10 min.

venerdì 1 novembre 2013

Tempo di seminare!

In questi giorni la Cascina è in fermento, si sta lavorando per preparare il letto di semina adatto per la semina del Triticale.
Il triticale è un cereale ed è un ibrido artificiale tra la segale e il grano tenero.
Associa la resistenza al freddo della segale e l'attitudine alla panificazione del frumento; risulta una valida alternativa alla segale, per quanto riguarda le condizioni climatiche, e al frumento per altitudine e acidità del terreno.

Il triticale è ancora relativamente poco noto ai più, in quanto è usato per lo più come foraggio.
Al momento il triticale, insieme al mais, sotto forma di insilato, viene utilizzato negli impianti di biogas come principale massa reagente.